A cura di: Francesca Tanzini, Chinesologo e personal trainer
Esercizio fisico e tumori correlazione: La partecipazione a programmi di esercizio fisico, sia per la prevenzione di malattie, sia come terapia aggiuntiva per molti disordini clinici, è ormai diffusa ed in continuo aumento. Il laureato in scienze motorie è una figura sempre più integrata con il team medico che si occupa della salute e della cura del paziente. Questo perché una buona programmazione dell’attività fisica contribuisce in modo sostanziale al miglioramento della salute e della qualità della vita.
Evidenze scientifiche attribuiscono all’esercizio fisico un ruolo protettivo anche nei confronti di molti tumori. Come per tutte le altre patologie, esistono dei fattori di rischio per lo sviluppo di un tumore: alcuni di essi non sono modificabili, altri sì. Tra i fattori non modificabili ci sono l’età, il sesso e la predisposizione genetica; tra quelli modificabili troviamo l’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti, il fumo, il consumo di alcol, il sovrappeso, l’alimentazione scorretta, la sedentarietà.
Eliminare o ridurre l’impatto di questi fattori di rischio, modificando il nostro stile di vita, rappresenta quindi il primo passo per proteggere la nostra salute. Fatta questa necessaria premessa andiamo ora ad analizzare come l’esercizio fisico possa produrre i suoi effetti benefici nel nostro organismo e qual è la dose minima di esercizio consigliata.
L’attività fisica svolta in maniera regolare favorisce il dimagrimento. Il tessuto adiposo è ormai considerato come un vero e proprio organo endocrino, capace di produrre sostanze in grado di generare un’ infiammazione cronica nel nostro corpo.
Essendo l’infiammazione all’origine di molte malattie, modularla attraverso il controllo del peso rappresenta un importante fattore di protezione.
Anche i nostri muscoli durante l’esercizio producono sostanze, che hanno, però, un’azione antinfiammatoria e agiscono a livello di tutto il corpo. Si tratta di sostanze prodotte solo durante la contrazione muscolare, quindi durante l’attività fisica, che possono produrre effetti significativi e duraturi se l’esercizio è svolto in maniera regolare.
Ridurre l’infiammazione permette di regolare la produzione di insulina, migliorare la capacità delle nostre cellule di utilizzare gli zuccheri come carburante e ridurre i livelli di glicemia nel sangue.
Inoltre, l’esercizio regola la produzione ormonale, rinforza il sistema immunitario e aiuta a ridurre lo stress.
– sicuramente iniziare limitando le abitudini di vita sedentarie, come guardare la televisione, introducendo brevi momenti da dedicare all’esercizio fisico nella giornata;
– vengono suggeriti almeno 150 minuti la settimana di attività aerobica moderata o 75 minuti di attività aerobica intensa, da dividere in più sedute, cercando di arrivare ad eseguire almeno 30 minuti di attività consecutivi in ciascuna sessione;
– si possono utilizzare combinazioni costituite da momenti di attività moderata alternati a momenti di attività più intensa;
– sono consigliati, inoltre, esercizi di rinforzo dei principali gruppi muscolari, da inserire almeno due volte la settimana.
– particolarmente indicata l’attività cosiddetta “multicomponente”, cioè allenamenti che integrano lavoro aerobico e lavoro di rinforzo muscolare, come l’allenamento a circuito.
Oltre alla prevenzione, l’esercizio fisico rappresenta un valido strumento per incrementare la sopravvivenza nei pazienti affetti da cancro e prevenire le recidive.
Le raccomandazioni sono le stesse, con l’accortezza di adattarle al singolo paziente, tenendo conto degli affetti della malattia e dei trattamenti. Nei prossimi articoli vedremo in maniera più approfondita come l’esercizio possa essere di aiuto per questi pazienti e quali sono gli aspetti pratici da considerare per pianificare l’attività motoria.
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