Quando si parla di tumori della testa e del collo, in realtà ci si riferisce ad un insieme piuttosto vasto di forme di cancro. Si intendono infatti tutti i tumori che si sviluppano nell’area della testa e del collo, escludendo però orecchie, occhi, cervello ed esofago. I più comuni appartenenti a questa categoria sono quelli localizzati a livello della laringe, l’organo maggiormente coinvolto. Ma altrettanto tipici sono i tumori della bocca, della faringe e della lingua. Questo tipo di tumore tende a colpire maggiormente gli uomini che presentano un’incidenza da due a tre volte superiore rispetto alle donne. In generale sono le persone di età superiore ai 40 anni ad essere soggetti all’insorgenza di questa patologia.
In Italia sono quasi 60.000 e persone viventi dopo una diagnosi di tumore testa-collo (circa due terzi sono uomini). Si pensi che solo nel 2020, in Italia, è stato diagnosticato un tumore della testa e del collo a 9.900 persone (2.900 uomini e 1.200 persone). Nel medesimo anno, oltre 4.000 persone sono invece decedute a causa di queste patologie. A cinque anni dalla diagnosi la sopravvivenza è del 59% negli uomini e del 62% nelle donne, mentre la percentuale aumenta superato il primo anno dopo la diagnosi: in questo caso infatti sopravvivono ulteriori quatto anni il 72% degli uomini e il 76% delle donne
Uno degli aspetti più problematici è rappresentato dalla difficoltà di identificazione di questa tipologia. Essa infatti si manifesta spesso con sintomi comuni, che tendiamo a ignorare o associare a influenze stagionali. È dunque importante tenere a mente una regola, detta 1per3: se presenti anche solo uno dei sintomi per tre settimane o più, parlane immediatamente col medico. Ma quale sono questi sintomi? Dolore alla lingua (ulcere che non guariscono e/o macchie rosse o bianche in bocca); dolore alla gola; raucedine persistente; dolore e/o difficoltà a deglutire; gonfiore del collo; naso chiuso da un lato e/o perdita di sangue dal naso.
Quando il tumore testa-collo si intercetta in tempo, la mortalità si abbassa, e le probabilità di guarigione e la qualità della vita delle persone colpite si alzano sensibilmente. Secondo gli studi infatti, ricorrere tempestivamente al consulto del medico permette ai pazienti di raggiungere un tasso di sopravvivenza dell’80-90% rispetto ad un’aspettativa di vita di soli 5 anni per i pazienti con malattia diagnostica in fase avanzata.
Ma quali sono i principali fattori di rischio? I tumori dell’area testa e collo sono legati a doppio filo con fattori ambientali e comportamentali. È possibile ridurre l’esposizione a queste neoplasie innanzitutto se si evitano alcolici e tabacco di qualunque tipo (pipa, sigarette e sigari, fumato, masticato e anche fiutato, oltre all’ormai noto fumo passivo). Si pensi che circa otto tumori su dieci, sono correlati al fumo di sigaretta e al consumo di alcool Se combinati, questi due fattori, possono moltiplicare fino a venti volte il rischio di malattia. È poi molto importante curare l’igiene orale e vanno consumate buone quantità di frutta e verdura. Infine, particolare attenzione va a prestata a virus come il virus di Epstein Barr e dell’Hpv, che oltre ad essere coinvolto nell’insorgenza dei tumori della cervice e dell’area genitale, è responsabile dell’insorgenza dei tumori dell’oro-faringe, come quello della tonsilla, che negli ultimi anni sono notevolmente aumentati.
La prevenzione si deve fare inoltre anche a tavola. Recenti ricerche italiane mostrano che la dieta mediterranea può favorire la riduzione dei rischi di sviluppare un tumore nel distretto della testa e del collo. Dunque è consigliato effettuare consumi regolari di frutta e verdura, cereali, legumi, olio di oliva, latte e yogurt. Inoltre è importante un basso apporto di carne, a favore di pesce e uova e limitato consumo di dolci e vino.
Fonte e riferimenti: www.fondazioneveronesi.it – www.aiocc.it